San Giovanni decollato (1940)
Mastro Agostino Miciacio è un portiere e ciabattino napoletano che venera un dipinto raffigurante un'immagine di San Giovanni Battista decollato. Agostino ha l'abitudine di parlare con l'immagine sacra e di tenere acceso un lumino a olio presso l'immagine stessa in segno di devozione. Ogni notte però l'olio sparisce.
La devozione del portiere è tale da spingerlo a fare anche dei festeggiamenti che per la loro rumorosità gli tirano addosso le ire dei vicini e della sua famiglia; viene processato e poi assolto per semi-infermità mentale.
Il guappo Don Peppino vorrebbe imporre ad Agostino le nozze fra Serafina, figlia di quest'ultimo, e Orazio, un lampionaio suo protetto: ma Serafina rifiuta categoricamente e assieme al suo innamorato, un giovane studente, fugge dai nonni di lui nel paese di Montebello Siculo, in Sicilia. Li raggiungeranno Agostino con la moglie Concetta e sarà proprio durante le nozze dei due giovani che Agostino scaccerà Don Peppino riuscendo anche a scoprire che era proprio lui il ladro di olio del lumino di San Giovanni che lui aveva preso a calci. La famiglia è finalmente riappacificata e riunita sotto l'immagine del Santo, che arriva al punto di accordare ad Agostino, sia pure temporaneamente, la "grazia" di rendere muta la petulante Concetta.
Paese di produzione |
Italia |
Anno |
1940 |
Durata |
84 min 75 min ca (versione tagliata) |
Colore |
B/N |
Audio |
sonoro |
Genere |
comico |
Regia |
Amleto Palermi |
Soggetto |
Nino Martoglio |
Sceneggiatura |
Amleto Palermi, Aldo Vergano, Cesare Zavattini |
Produttore |
Liborio Capitani |
Fotografia |
Fernando Risi |
Montaggio |
Duilio Lucarelli |
Musiche |
Cesare A. Bixio, Alexandre Derevitsky, Armando Fragna |
Scenografia |
Piero Filippone, Vittorio Valentini |
- Totò: Agostino Miciacio
- Titina De Filippo: Concetta
- Silvana Jachino: Serafina
- Franco Coop: don Raffaele
- Osvaldo Genazzani: Giorgio Maria Santapaola
- Bella Starace Sainati: nonna Provvidenza
- Tommaso Marcellini:don Benedetto nonno
- Eduardo Passarelli: Orazio il lampionaio
- Augusto Di Giovanni: don Peppino Esposito
- Mario Siletti: Teodoro Cupis
- Giacomo Almirante: pretore
- Oreste Bilancia: testimone al processo
- Peppino Villani: inquilino del vaglia
- Peppino Spadaro: mastro Vincenzo
- Grazia Spadaro: Rosalia
- Dina Romano: donna Filomena
- Renato Chiantoni: avvocato difensore
- Gorella Gori: testimone al processo
- Edmondo Starace: cancelliere
- Vincenzo Fummo: inquilino
- Mario Ersanilli: ometto dalla barba bianca
- Emilio Petacci: Pubblico Ministero Lanzetti
- Raffaele Balsamo: inquilino del palazzo
- Milla Papa