I ladri (1959)
Joe Castagnato soprannominato Elsewhere, cioè "Altrove", a causa degli ingegnosi alibi che si procura, viene dichiarato indesiderabile negli Stati Uniti e rispedito a Napoli dove, in regime di sorvegliato speciale, dovrà vedersela col solerte e furbo commissario Gennaro Di Sapio della "QdN sezione CNF". Contemporaneamente un agente della FBI informa il commissario Di Sapio che il Castagnato porta con sé un milione di sterline d'oro che vuole recuperare. Le sterline vengono ritrovate nascoste nella marmellata di ananas da un ladruncolo che si arrangia insieme alla moglie sarta (l'unica della famiglia dotata di cervello), il cognato parcheggiatore abusivo ed il nonno rincitrullito. La banda costringe Castagnato ad entrare in affari con loro ma il commissario Di Sapio ritrova una sterlina e tiene sotto controllo i magazzini del porto. Castagnato cambia strategia: mentre lui si procura un alibi, incarica tre scalcagnati ladri di rubare le sterline d'oro dai magazzini del porto per poi venderle ad un camorrista che le ripulirà. Il piano fallisce ed il custode dei magazzini muore, così i tre ladri si ritrovano con nulla in mano. Ma il piano di Castagnato era un altro: rubare dalla cassaforte del camorrista il contante per il riciclaggio delle sterline.
Ma la furba moglie si accorge di tutto e riesce a recuperare il danaro mentre il commissario Di Sapio accusa Castagnato del furto ai magazzini del porto e di omicidio. Ma la brutta sorpresa è che il danaro è falso; il camorrista si era voluto cautelare così dopo essersi insospettito dell'ambiguo comportamento di Castagnato. Allo sfortunato terzetto di ladri non rimane che l'ultima risorsa: trovare un lavoro onesto. Così il commissario Di Sapio recupera le sterline d'oro e le consegna all'agente della FBI che ritorna negli Stati Uniti d'America. Sull'aereo però si scopre che l'agente della FBI non è altro che lo stesso Joe Castagnato, immediatamente arrestato dal commissario Di Sapio della Questura di Napoli sezione 'cca nisciuno è fesso!
Paese di produzione |
Italia |
Anno |
1959 |
Durata |
82 min |
Colore |
B/N |
Audio |
sonoro |
Genere |
comico |
Regia |
Lucio Fulci |
Soggetto |
Lucio Fulci, Marcello Coscia, Marino Onorati, Vittorio Vighi, Nanni Loy, Ottavio Jemma |
Sceneggiatura |
Lucio Fulci, Marcello Coscia, Marino Onorati, Vittorio Vighi, Nanni Loy, Ottavio Jemma |
Produttore |
Roberto Capitani, Luigi Mondello |
Casa di produzione |
I.C.M. (Internazionale Capitani Mondello, Roma), Fenix Film (Madrid) |
Distribuzione (Italia) |
Indipendenti Regionali |
Fotografia |
Manuel Berenguer |
Montaggio |
Gino Talamo, Titta Perozzi |
Musiche |
Carlo Innocenzi, Fred Buscaglione, Franco Ferrara |
Scenografia |
Ugo Pericoli |
Costumi |
Giulietta Deriu |
- Totò: il commissario Gennaro Di Sapio
- Armando Calvo: Joe Castagnato
- Giacomo Furia: Vincenzo Scognamiglio
- Giovanna Ralli: Maddalena Scognamiglio
- Enzo Turco: il brigadiere Lanocella
- Fred Buscaglione: Se stesso
- Juan José Menéndez: Alberto, fratello di Vincenzo
- Rafael Luis Calvo: Ciardella
- Maria Luisa Rolando: Concetta Improta
- Félix Fernández: il dottor Ascione
- Leopoldo Valentini: un brigadiere